Bianca Lancia di Agliano

Taglio dal Codex Manesse raffigurante il cantore Konrad von Altstetten con la sua amante, spesso identificato con Federico e Bianca Bianca Lancia. Immagine di Pubblico dominio
Bianca Lancia
a cura di Alberto Gentile
 
Bianca Lancia, fu l’unica donna che riuscì a conquistare veramente il difficile cuore di Federico. I due si conobbero tra 1225 e 1230, fu subito un reciproco colpo di fulmine.
Bianca apparteneva alla nobile famiglia dei Lancia da parte di madre; forse era figlia di Bonifacio I d'Agliano conte di Agliano e di una Bianca Lancia (figlia del marchese piemontese Manfredi I Lancia). Le notizie relative all’incontro tra i due sono discordanti.
Secondo alcuni autori i Lancia e i d'Agliano, nobili famiglie ghibelline del Piemonte, dopo l'ascesa dei Liberi Comuni, si sarebbero trasferiti nel Regno di Sicilia al seguito della corte sveva in cerca di miglio fortuna. Quindi alcuni ritengono che Federico e Bianca possono essersi incontrati a Lagopesole o a Brolo nei pressi di Messina.
Per altri autori pare che Federico abbia incontrato Bianca ad Agliano nel corso di un giro di ricognizione delle città imperiali del nord della penisola. L’imperatore, invaghitosi della bella ragazza volle portarla con sé al seguito dello zio di lei, Manfredi, marchese di Monferrato. Quindi secondo queste fonti le famiglie Lancia e d'Agliano si sarebbero trasferite al sud dopo l’incontro tra i due.
Incontro tra Federico II e Bianca Lancia nel suo castello di Agliano
Incontro tra Federico II e Bianca Lancia nel suo castello di Agliano - antico dipinto
 
Non potendo convolare a giuste nozze, i due mantennero una relazione clandestina ma tutt’altro che segreta, tanto che da essa nacquero tre figli: Costanza (1230 -1307) che sposò Giovanni III Ducas Vatatze, imperatore d'Oriente, Manfredi (1232 – 1266) poi succeduto al padre al governo del regno di Sicilia e Violante (1233-1264) che andò in sposa a Riccardo Sanseverino conte di Caserta.
Dopo la morte di Isabella d'Inghilterra, terza moglie di Federico, nel 1241, l’imperatore dono a Bianca il castello di Monte Sant'Angelo in provincia di Foggia, l'Honor Montis Sancti Angeli, tradizionale dotarium delle regine. 
Taglio dal Codex Manesse raffigurante il cantore Konrad von Altstetten con la sua amante, spesso identificato con Federico e Bianca Bianca Lancia. Immagine di Pubblico dominio.
 
Secondo una leggenda che ci è stata tramandata da padre Bonaventura da Lama e ripresa dallo storico Pantaleo, durante la gravidanza di Manfredi Federico tenne rinchiusa l’amante in una torre del castello di Gioia del Colle. Desiderio di riservatezza, capriccio, gelosia? Il Bonaventura propende per quest’ultima, anche se l’aspetto del figlio, somigliantissimo al padre, smentirà ogni più lieve dubbio; ma, come noto, il sospetto di infedeltà ha sempre reso gli uomini ciechi, prepotenti, irrazionali. Resta il fatto che la sensibile principessa non poté resistere all’umiliazione; vinta dal dolore, si tagliò i seni e li inviò all’imperatore su di un vassoio assieme al neonato. Dopo di che, conclude il cronista, "passò ad altra vita". Da quel giorno, ogni notte, nella torre del castello detta ora Torre dell’Imperatrice si ode un flebile, straziante lamento: il lamento di una donna offesa che protesta all’infinito la propria innocenza.
Se questa è leggenda, la storia è un po’ più controversa ma non meno toccante. Secondo alcuni nel 1246 Federico — nel frattempo vedovo della terza moglie Isabella — si trasferì da Foggia al castello di Gioia del Colle dove trovò l’amante assai sofferente. La donna gli chiese allora di legittimare i tre figli nati dal loro amore, unendosi a lei con un regolare matrimonio: cose che avvenne e che consentì a Bianca di essere per pochi giorni un’imperatrice.
A tale proposito le fonti sono discordanti. Secondo la Chronica di fra’ Salimbene da Parma (vedi nota), il matrimonio avvenne invece in punto di morte dell’imperatore, quindi alla fine del 1250. Secondo il cronista inglese Matteo Paris circa vent'anni dopo il primo incontro, Bianca, sentendosi vicina alla morte, scongiurò Federico di sposarla per salvarle l'anima e per legittimare il figlio Manfredi, cosa che egli fece ma che rimase a lungo nascosta, il che spiegherebbe la polemica contemporanea sulla legittimità di Manfredi.
 
Nota: La cronaca di Salimbene de Adam, e anche quella di Matteo Paris hanno parlato di una "confirmatio matrimonii in articulo mortis" che sarebbe avvenuto tra Bianca e Federico in punto di morte morendo. Bartolomeo Scriba parla di "tempore obitus ipsius domine" .
 
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